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Come dichiarato nello stesso Alfacom, la storia è ispirata alle malinconiche canzoni di Suzanne Vega (da cui Lucy Vega, cliente di Nathan);
Le seguenti sono tutte segnalazioni di Pierfilippo Dionisio:
Manny Grey è simile nell’aspetto a J. F. Sebastian, alias John R. Isidore, di "Blade Runner";
Il Tom’s Diner ricorda il Tom’s Bar di Berardi e Milazzo;
Pag.19, il disegno di Amanda riguarda un samurai di nome Goemon, come il compagno di Lupin III, il ladro gentiluomo creato da Monkey Punch;
Il dirigibile riporta la scritta Hindenburger (non Hindenburg, per fortuna!);
L'atmosfera della storia è talmente simile a quella di "Blade Runner" che a pag.22 si parla di un comico, John Velinsky, che interpreta "Floyd the Droid" un po’ come Buster Friendly nel romanzo di P.K.Dick “Do androids dream of electric sheep”;
Pag.40, tra i libri di Hannah Owens troviamo: “The Silmarillion” (di Tolkien, aperto da Nathan al capitolo XIX di Beren e Luthien), “J. Prevert Poems”, “Wuthering Heights” (di E. Brontë);
Pag.41, Nathan ha uno dei tanti impatti con un simbolo costante nelle sue storie: l’unicorno (che è anche un elemento ricorrente in "Blade Runner");
Pagg.57-58, veniamo a conoscenza che la fermata della metro di Fellini Blvd è tra Einstein Park e Apollo Plaza;
Pag.69, Amanda si asciuga i capelli in un casco simile a quello usato da Zhora in "Blade Runner";
Pag.71, gli hoverboard sono le “tavole fluttuanti” viste in "Back to the future - Part II";
Pag.98, le gocce di pioggia formano la sagoma del volto di Topolino (Mickey Mouse).